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"Che cos'è l'uomo?". Questa domanda fondamentale dell'antropologia di tutti i tempi guida anche Edith Stein nei suoi numerosi studi negli ambiti della fenomenologia, della pedagogia, dell'antropologia cristiana e della spiritualità. Già la vita di Edith Stein (1891-1942) e il suo martirio, nel lager di sterminio ad Auschwitz, è una eloquentissima risposta alla domanda antropologica: l'uomo è un cercatore di Dio, è un pellegrino, che parte dal mondo con tutti i suoi limiti e le sue oscurità, per giungere a quella vita, che non ha più né limiti, né oscurità. E lo è come persona e come comunità. Leggendo e scoprendo in Cristo la verità essenziale sull'uomo, Edith Stein sviluppa una visione cristiana sull'uomo, rilevando il senso ultimo dell'esistenza umana e la via per realizzare questo senso. L'autore ha cercato di articolare la ricchezza apportata al tema trattato da questa grande filosofa e carmelitana, poi martire nel campo di concentramento di Auschwitz. Dal confronto con alcuni autori contemporanei emerge l'attualità della Stein in questioni relative all'antropologia, all'educazione, alla cultura e alla vita personale e sociale. Il testo di questa seconda edizione è in diversi punti emendato e corretto rispetto alla prima, dell'ottobre 2005, ma il tempo trascorso dalla prima edizione sembra confermare l'attualità di molte proposte della Stein nei campi della spiritualità, dell'antropologia e dell'educazione.